“Si fermi questa crudeltà selvaggia che è la guerra”

Il Papa saluta all’udienza i bambini ucraini ospitati in Italia e rinnova il suo appello per la pace

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(C) Vatican Media

Durante l’udienza generale del mercoledì, il Santo Padre è tornato a chiedere la fine della guerra in Ucraina. Lo ha fatto al termine del suo discorso, durante i saluti ai pellegrini italiani. Il S. Padre, infatti, si è rivolto anche “ai Bambini ucraini, ospitati dalla Fondazione “Aiutiamoli a vivere”, dall’Associazione “Puer” e dall’Ambasciata di Ucraina presso la Santa Sede. E con questo saluto ai bambini – ha aggiunto – torniamo anche a pensare a questa mostruosità della guerra e rinnoviamo le preghiere perché si fermi questa crudeltà selvaggia che è la guerra”.

L’associazione “Puer”

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L’associazione è una onlus nata a seguito dello scoppio della centrale nucleare di Chernobyl nel 1986. Tra i progetti di risanamento, iniziò quello di accogliere migliaia di bambini, soprattutto bielorussi per farli soggiornare in zone non contaminate. La centrale, infatti, si trovava in territorio ucraino ma quasi al confine con la Bielorussia, che fu particolarmente colpita dalle radiazioni. Puer si occupa più in generale di sostenere realtà sociali precarie, con particolare attenzione alla tutela dei minori in condizioni di disagio.

Il viaggio a Malta

Poi, il Papa ha chiesto preghiere per il viaggio di sabato e domenica a Malta: “In quella terra luminosa sarò pellegrino sulle orme dell’Apostolo Paolo, che lì fu accolto con grande umanità dopo aver fatto naufragio in mare mentre era diretto a Roma. Questo Viaggio Apostolico sarà così l’occasione per andare alle sorgenti dell’annuncio del Vangelo, per conoscere di persona una comunità cristiana dalla storia millenaria e vivace, per incontrare gli abitanti di un Paese che si trova al centro del Mediterraneo e nel sud del continente europeo, oggi ancora più impegnato nell’accoglienza di tanti fratelli e sorelle in cerca di rifugio. Fin da ora saluto di cuore tutti voi maltesi: buona giornata. Ringrazio quanti si sono impegnati per preparare questa visita e chiedo a ciascuno di accompagnarmi con la preghiera”.